domingo, 23 de outubro de 2022

O meu amor por você, poesia contemporânea

 


O meu amor por você é maior que o meu próprio ser,
Tem a magia dos vaga-lumes que enfeitam as madrugadas,
Que vagueiam na escuridão refletindo luz,
Como se fossem pequenas estrelas cintilantes.
O meu amor por você, é amor que, humildemente, move moinhos,
Mas também é amor que, orgulhosamente, move montanhas!
Você nunca será capaz de compreender...
O meu amor por você cria no céu tantos arco-íris coloridos!
Transforma nuvens em castelos de prata,
E faz tempestades de chuva em dias de sol ardente,
É um amor que não se satisfaz em somente dizer, “te amo”,
Porque quer tocar e mover todos os teus sentidos.
O meu amor por você atravessa oceanos bravios e violentos,
Desbrava desertos árduos, infernais, e solitários,
É capaz de construir túneis dentro do próprio tempo
Para resgatar-te das correntes do passado que te aprisiona.
O meu amor por você tem a força de libertar-te a alma,
E aliviar-te de teus maiores tormentos.
O meu amor por você colhe estrelas no mais alto firmamento,
Para presentear-te com as belezas contidas na superfície do céu,
Constrói ilhas mágicas e paradisíacas em alto mar,
Para que a tua alma respire o sabor da liberdade,
E ali, possas o teu corpo cansado, repousar.
O meu amor por você é um turbilhão de alegria!
É um “big bang” do meu mais belo sentimento.

Rozilda Euzebio Costa
22/10/2022

sábado, 15 de outubro de 2022

La Donna davanti allo specchio


 

Guardo il cielo, è tutto oscuro

Le nuvole sono tutte grigie

Stanno tutte pienissime

Sono mie lacrime lì

Chissà pioverà!

Chissà tutte le mie lacrime cadranno dal cielo,

Come se fossero pioggia.

 

Oggi mi sento triste...

 

Chi sono io?

Non mi riconosco,

Non sono quella che guardo allo specchio!

Non!

La oddio, perché quella non sono io,

Io mi sento una altra,

Una altra donna...

 

Dentro me c'è una ragazza,

Una ragazza pienissima di sogni,

Ma lei è incatenata in questa,

Che lo specchio presenta a me,

Sempre che lo guardo.

 

Io penso - cos'è la vita?

Che ti mette dentro a un corpo

Che tu non lo vuole

Che tu non li riconosce come essendo tuo,

E è per questo che oddio questo specchio,

Che mi presenta una donna

Che non la riconosco in me...

 

Non sono io!

Non sono io!

 

Forse la mia vita sia stata scritta

da un autore amaro,

Che non era felice con la sua propria vita,

E ha voluto condividerla

con un personaggio qualunque,

Ed io, ed io sono questo personaggio,

Lui mi ha scelto per vivere il suo dramma,

La sua amarezza,

La sua solitudine.

 

Cos'è la vita?

Ed io mi trovo qui

Camminando su una strada confusa

In un mondo confuso.

 

Prego!

Prego!

Portami via tutti gli specchi del mondo!

Non voglio guardarmi in loro,

Non!

Bastami sapere che abito un corpo

Che non è il mio,

Che non li riconosco come essendo mio,

Non li riconosco come essendo mio.

 


Rozilda Euzebio Costa

15/10/2022


quarta-feira, 5 de outubro de 2022

Un albero per Yoshiaki (Racconto)

 

Nel villaggio dove è nato Yoshiaki era tradizione che ogni bambino alla sua nascita ricevesse in dono un albero, una piantina di una specie originale della regione, e che fosse piantata dai padrini del bambino neonato nel Bosco della Prosperità.

Tuttavia, forse a causa della distrazione dei suoi genitori, Yoshiaki non ha ricevuto questo regalo da nessuno! E il ragazzino è cresciuto velocemente, e non ha mai riscevuto mai la sua piantina.

Vedeva i suoi amici del villaggio visitare e curare i loro alberi nel grande Bosco della Prosperità, ma lui stesso non aveva il suo albero.

Un giorno Fumiko, una bambina amica di Yoshiaki, lo trovò in lacrime vicino al ruscello e gli domandò:

_ Perché tu piangi Yoshiaki? Dimmi! Qualcuno ti ha fatto del male?

_ No Fumiko! Sto piangendo perché sono un bambino molto povero. Tutti i bambini del villaggio sono ricchi perché hanno un albero, e la prosperità è con tutti loro, compreso te. Ma io non ho un albero mio per prendere cura! Nessuno mi ha regalato un albero!

_ Allora, è per questo che stai piangendo?! Non devi più piangere, Yoshiaki, perché il mio albero può anche essere tuo. Ci prenderemo entrambi la sua cura. L’albero mio sarà di noi due. Certo? – gli ha detto Fumiko.

Yoshiaki si è fermato di piangere, e guardando gli occhi di Fumiko, l'ha parlato:

_ Fumiko, penso che tu sia la mia anima gemella! E quando sarò grande ci sposeremo! Tu mi sposerai quando saremo abbastanza grandi per essere felici insieme?

_ Certo! Si si, Yoshiaki! E pianteremo insieme un intero boschetto di alberi! Cosa ne pensi? – i due erano veramente molto vicini.

 Yoshiaki non ha mai più pianto per non avere un padrino che le desse un albero, poiché Fumiko li ha fatto la promessa de condividere il suo albero con lui. Per lui, il gesto di Fumiko ha mostrato che lei aveva un cuore molto generoso.


Rozilda Euzebio Costa

Cinzas da vida

  Um homem de vida cinza e vazia, perdido em pensamentos que também estão cinzas, aqui estou eu na palidez da vida, olhando para esse tempo ...